Testi: ''Fiorenzuola, clima positivo per questa mia nuova esperienza. Lavorare con i portieri è delicato, vogliamo far crescere le competenze dei numeri 1 rossoneri''
In questa stagione appena cominciata, tutti coloro che operano nel settore giovanile di U.S. Fiorenzuola 1922 hanno potuto notare un nuovo importante innesto sui campi.
Si tratta di Nicola Testi, il nuovo preparatore dei portieri della fascia agonistica dell'Academy che ha sostituito una figura importante negli ultimi anni come Jonathan Zappieri.
Da subito si è notata l'esperienza ed il grande entusiasmo di Nicola, con i giovani numeri 1 in ottime mani fin dalle prime sedute di allenamento.
Proprio con Nicola abbiamo scambiato quattro chiacchiere per una intervista a 360 gradi.
- Il tuo volto nell'ambiente non è nuovo, ma queste sono le tue prime settimane nel mondo di U.S. Fiorenzuola. Riesci a farci una piccola panoramica della tua personale storia nel mondo del calcio a livello di preparatore dei portieri?
- Ciao, mi chiamo Nicola Testi e sono il preparatore dei portieri del settore giovanile agonistico.
Ho cominciato ad allenare 13 anni fa nel Polesine-Zibello, grazie al responsabile dell’allora settore giovanile. Sono stato per 3 anni, fino alla scorsa stagione, il preparatore dei portieri della Berretti e dell’Under 17 del Piacenza Calcio.
- Lavorare con i portieri e’ un compito delicato e importantissimo: come vedi il ruolo del preparatore dei portieri in un settore giovanile? Come si riesce a collaborare in sintonia con le squadre?
-Sono d’accordo, lavorare con i portieri è molto delicato. È un ruolo di grande coraggio e responsabilità.
Credo che il preparatore dei portieri in un settore giovanile debba insegnare ai ragazzi, prima di tutto, la tecnica specifica del ruolo (soprattutto nell’attività agonistica che chiaramente mi riguarda) attraverso lavori analitici e trasmettere i concetti fondamentali di tattica individuale attraverso lavori situazionali, sempre partendo dal semplice per arrivare poi al complesso solo dopo l’acquisizione totale di tali concetti.
È poi importante insegnare la gestione dell’errore da un punto di vista psicologico e indurli all’aumento della autostima.
Il preparatore dei portieri, per lavorare in sintonia con i vari allenatori, deve confrontarsi continuamente sull’andamento dei portieri. Il confronto è fondamentale!
- Quali sono i tuoi obiettivi stagionali per i giovani numeri 1 del Fiorenzuola?
-L’obiettivo stagionale è uno solo: aumentare le competenze dei nostri numeri 1 e farli crescere armonicamente su tutti i punti di vista.
- Il calcio e’ in continua evoluzione, con la formazione che e’ essenziale per ogni istruttore/allenatore: in cosa ti vedi cambiato rispetto alle prime stagioni in cui lavoravi?
-La formazione è fondamentale per un istruttore. È per questo che sono in possesso del patentino riconosciuto dalla Federazione e frequento regolarmente corsi di aggiornamento.
Rispetto alle prime stagioni è aumentata sicuramente la mia esperienza, grazie al fatto che mi sono sempre messo in gioco, studiando e aggiornandomi continuamente fino a pubblicare articoli tecnici,anche per riviste sportive importanti come Il Nuovo Calcio e per l’associazione nazionale dei preparatori dei portieri.
- Il livello dell’Academy: qual e’ il clima che si respira e come valuti il livello medio della proposta tecnica rossonera?
-A Fiorenzuola c’è un clima positivo in cui la società responsabilizza molto gli allenatori sulle scelte. Ciò è sicuramente positivo per una continua crescita di tutto l’ambiente.